Verso il XXVII Congresso nazionale, Reggio Emilia 21/02/2024
Si è svolto a Reggio Emilia, il 21 febbraio l’incontro del Movimento Nonviolento in preparazione al congresso nazionale, svoltosi nella sede di Libera Reggio Emilia. È iniziato con gli interventi di tre iscritti al movimento: Camillo Garlappi, Fulvia Gueli (non era fisicamente presente, quindi il suo intervento è stato letto) e Pasquale Pugliese, prima di aprire il dialogo con i numerosi presenti.
Camillo Garlappi ha riportato le problematiche relative alle spese militari, citando il SIPRI di Stoccolma e l’Osservatorio sulle spese militari italiane (Milex), in particolare ha commentato il rapporto del 2023, relativo al 2022. Ciò che ne è emerge è che la situazione globale è nettamente peggiorata rispetto all’anno precedente, a causa della presenza di sempre più conflitti in tutto il mondo e sempre crescenti spese militari. Inoltre sono state presentate due proposte nonviolente per rispondere a questa situazione: l’appello internazionale degli scienziati del “dividendo di pace”, promosso in Italia da Carlo Rovelli, per spendere tutti il 2% in meno in spese militari e reinvestire le risorse risparmiate nella lotta alla crisi climatica e la campagna italiana “Un’altra difesa è possibile”.
Il secondo intervento è stato il messaggio di Fulvia Gueli, insegnate, la quale ha posto l’attenzione sul ruolo della scuola nell’educazione alla pace, alla nonviolenza e alla convivenza civile, necessaria per contrastare l’informazione bellicista dilagante, fondata sulla cultura del “nemico”. La via, dunque, è una resistenza nonviolenta nella Scuola, la giusta risposta a chi oggi, tentando di imporre anche alla Scuola una cultura bellicista, disattende e tradisce i principi della Scuola della Costituzione.
Infine l’ultimo intervento è stato di Pasquale Pugliese, il quale ha citato la piramide della violenza di Johan Galtung – che ci ha lasciati il 17 febbraio – affermando che l’impegno nonviolento si deve sviluppare lungo tutta la filiera della violenza. Della preparazione delle guerre è parte determinante la violenza strutturale che si esplicita nel “complesso militare-industriale” internazionale, a ruota di quello statunitense. Al di sotto della quale troviamo la violenza culturale, la quale si manifesta nell’ideologia bellicista espressa in questi anni da quasi tutti i canali mediatici. La guerra è tornata ad essere il centro della politica internazionale e non vengono tenute in considerazione alternative. Si tratta allora di il falso adagio “se vuoi la pace, prepara la guerra” nel più razionale “se vuoi la pace, prepara la pace”. E questo è l’impegno quotidiano, fin dal 1962, del Movimento Nonvi0oento, che si manifesta anche nella campagna attiva dal 24 febbraio 2022 di Obiezione alla guerra, che sostiene economicamente e legalmente tutti gli obiettori di coscienza e disertori di tutte le parti in lotta. Inoltre il Movimento Nonviolento è parte attiva della Rete Italiana Pace e Disarmo.
In conclusione si è parlato dell’impegno pacifista sul territorio reggiano, il quale ha una lunga storia di nonviolenza e antimilitarismo: che parte nel ‘900 dai giovani manifestanti contro l’ingresso in guerra uccisi nel 1915 dall’esercito italiano, Baricchi e Angiolitti, passa attraverso la solidarietà del consiglio comunale reggiano verso Don Lorenzo Milani, in occasione dei processo, per la quale fu incriminato. Negli ultimi anni anche a Reggio si è costituita la rete Europe for peace e il Movimento Nonviolento ha aderito alla proposta del consiglio comunale per la marcia unitaria per la pace del 24 febbraio 2024, occasione nella la quale accoglierà Robi Damelin, portavoce dell’organizzazione pacifista “mista” israeliano-palestinese dei Parents Circle. Inoltre il Movimento Nonviolento reggiano sta dialogando con diverse forze politiche proponendo per i programmi elettorali un assessorato per la pace.
Quest’ultima proposta è stata condivisa da tutti i partecipati, esprimendo il desiderio che la pace diventi un tratto distintivo della città. Le prossime tappe raggiane saranno l’organizzazione – insieme alla rete territoriale di Europe for Peace – di un’Assemblea pacifista provinciale a fine marzo, una marcia per la pace da Reggio Emilia a Casa Cervi il 25 aprile e la Festa della Repubblica che ripudia la guerra il prossimo 2 giugno. L’incontro si è concluso con un aperto dialogo con i partecipanti, dal quale è emersa anche la proposta di serate di svolgere serate di formazione e autoformazione.
[sintesi a cura di Martina Pugliese]